Ricerca
Accademia di Belle Arti Macerata
Perturbamenti. Il limite dello stereotipo
STUDENTI
Ernesta Moramarco
DOCENTI
Simona Castellani
Il progetto di tesi Perturbamenti ha lo scopo di mostrare la potenza delle immagini e delle parole riguardanti lo stereotipo e le discriminazioni.
Dall’analisi svolta è emersa una delle paure più diffuse e radicate dell’umanità: la diversità.
Dopo aver catalogato le vittime delle discriminazioni, ovvero le minoranze, la ricerca si è basata su fatti di cronaca realmente accaduti che hanno avuto come protagonista l’hate speech, cercando di mostrare in che modo questa paura viene esternata.
La ricerca svolta, a livello storico, etimologico, psicologico e antropologico, è stata utile per arrivare a comprendere che, da sempre, ognuno si pone un limite, spesso individuato nella paura del non conosciuto, che genera paura e odio.
In alcuni casi la sola presenza di un limite fa sì che l’uomo scelga i vantaggi della sicurezza invece che i rischi della libertà.
La durezza delle parole e degli avvenimenti individuati mostra senza censure il cinismo della società, con lo scopo di turbare il lettore, in modo da rendere possibile una riflessione interiore.
Aprire Perturbamenti vuol dire avere il coraggio di guardare quello che succede intorno a noi, senza voltarsi dall’altra parte.
Ė stato scelto come medium una fanzine realizzata in formato A4 con carta fluo da collage di circa 120 gr/m², rilegata con punto metallico, messa successivamente sottovuoto al fine di rappresentare quel limite che, solo una volta superato, può arricchirci e renderci consapevoli.
Dall’analisi svolta è emersa una delle paure più diffuse e radicate dell’umanità: la diversità.
Dopo aver catalogato le vittime delle discriminazioni, ovvero le minoranze, la ricerca si è basata su fatti di cronaca realmente accaduti che hanno avuto come protagonista l’hate speech, cercando di mostrare in che modo questa paura viene esternata.
La ricerca svolta, a livello storico, etimologico, psicologico e antropologico, è stata utile per arrivare a comprendere che, da sempre, ognuno si pone un limite, spesso individuato nella paura del non conosciuto, che genera paura e odio.
In alcuni casi la sola presenza di un limite fa sì che l’uomo scelga i vantaggi della sicurezza invece che i rischi della libertà.
La durezza delle parole e degli avvenimenti individuati mostra senza censure il cinismo della società, con lo scopo di turbare il lettore, in modo da rendere possibile una riflessione interiore.
Aprire Perturbamenti vuol dire avere il coraggio di guardare quello che succede intorno a noi, senza voltarsi dall’altra parte.
Ė stato scelto come medium una fanzine realizzata in formato A4 con carta fluo da collage di circa 120 gr/m², rilegata con punto metallico, messa successivamente sottovuoto al fine di rappresentare quel limite che, solo una volta superato, può arricchirci e renderci consapevoli.