Tesi
Accademia di Belle Arti Reggio Calabria
Life in Hand
STUDENTI
Giovanni Massara
DOCENTI
Giulia Romiti, Marina Lebro
Life in hand è un prodotto destinato a persone ipovedenti.
Il progetto finale è il frutto di una lunga ricerca sul Design for All, che ha portato ad approfondire la tematica ma soprattutto a focalizzare le reali esigenze delle persone ipovedenti.
Il prodotto, grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie avanzate, è un guanto in grado di configurarsi sia come un dispositivo ad uso sanitario che come un ausilio allo svolgimento degli atti di vita quotidiana dell’utente.
Grazie ai sensori interni il dispositivo è in grado di rilevare costantemente i valori vitali della persona, come la frequenza cardiaca, segnalandoli con un particolare sistema di vibrazioni e, successivamente, trasmettendoli alla centrale per le emergenze.
Poiché le persone ipovedenti mancano di visione periferica, Life in hand è in grado, grazie ad un sensore inserito nella punta dell’indice, di rilevare qualsiasi tipo di ostacolo nel raggio di un metro e mezzo, indirizzando con dei feedback fisici il percorso del soggetto ipovedente.
Per favorire il pieno svolgimento della vita quotidiana il dispositivo è anche in grado di segnalare l’arrivo di chiamate e messaggi collegandosi con lo smartphone e consentendo risposte vocali e la dettatura di brevi testi.
Il materiale utilizzato per il prototipo e la successiva realizzazione del guanto è il neoprene, identificato per le sue caratteristiche di resistenza e adattabilità.
Il progetto finale è il frutto di una lunga ricerca sul Design for All, che ha portato ad approfondire la tematica ma soprattutto a focalizzare le reali esigenze delle persone ipovedenti.
Il prodotto, grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie avanzate, è un guanto in grado di configurarsi sia come un dispositivo ad uso sanitario che come un ausilio allo svolgimento degli atti di vita quotidiana dell’utente.
Grazie ai sensori interni il dispositivo è in grado di rilevare costantemente i valori vitali della persona, come la frequenza cardiaca, segnalandoli con un particolare sistema di vibrazioni e, successivamente, trasmettendoli alla centrale per le emergenze.
Poiché le persone ipovedenti mancano di visione periferica, Life in hand è in grado, grazie ad un sensore inserito nella punta dell’indice, di rilevare qualsiasi tipo di ostacolo nel raggio di un metro e mezzo, indirizzando con dei feedback fisici il percorso del soggetto ipovedente.
Per favorire il pieno svolgimento della vita quotidiana il dispositivo è anche in grado di segnalare l’arrivo di chiamate e messaggi collegandosi con lo smartphone e consentendo risposte vocali e la dettatura di brevi testi.
Il materiale utilizzato per il prototipo e la successiva realizzazione del guanto è il neoprene, identificato per le sue caratteristiche di resistenza e adattabilità.
