Accademia di Belle Arti Lecce
L’Accademia di Belle Arti di Lecce, la più antica delle tre accademie di Puglia, dagli anni Settanta è ospitata nel Convento dei Padri predicatori domenicani, eretto per volere di Giovanni d’Aymo nel XIV secolo e ricostruito nel corso del XVIII secolo per opera di Emanuele Manieri, al quale si deve l’attuale facies.
Obiettivo fondamentale dell’Istituzione è di valorizzare il talento creativo dello studente introducendo strategie didattiche e attività di ricerca capaci di stimolare l’espressività individuale e la capacità progettuale, che sono alla base di ogni percorso artistico.
Attraverso le attività svolte dai dipartimenti di arti visive e progettazione e arti applicate, perfettamente equilibrate tra discipline pratiche e teoriche, lo studente acquisisce la cultura del saper fare congiunta a quella storico-critica.
Un valore indispensabile per l’Accademia è rappresentato dall’occasione preziosa di confronto tra realtà e culture diverse grazie alla presenza di un corposo gruppo di iscritti di nazionalità extraeuropea, provenienti per lo più dalla Cina.
Il restyling della biblioteca, l’attività di digitalizzazione e l’ampliamento dell’offerta formativa mostrano il profilo dinamico della storica Istituzione, tesa ad investire nell’innovazione e nel dialogo con il territorio con l’intento di creare opportunità di confronto e di sviluppo culturale.
Obiettivo fondamentale dell’Istituzione è di valorizzare il talento creativo dello studente introducendo strategie didattiche e attività di ricerca capaci di stimolare l’espressività individuale e la capacità progettuale, che sono alla base di ogni percorso artistico.
Attraverso le attività svolte dai dipartimenti di arti visive e progettazione e arti applicate, perfettamente equilibrate tra discipline pratiche e teoriche, lo studente acquisisce la cultura del saper fare congiunta a quella storico-critica.
Un valore indispensabile per l’Accademia è rappresentato dall’occasione preziosa di confronto tra realtà e culture diverse grazie alla presenza di un corposo gruppo di iscritti di nazionalità extraeuropea, provenienti per lo più dalla Cina.
Il restyling della biblioteca, l’attività di digitalizzazione e l’ampliamento dell’offerta formativa mostrano il profilo dinamico della storica Istituzione, tesa ad investire nell’innovazione e nel dialogo con il territorio con l’intento di creare opportunità di confronto e di sviluppo culturale.