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ISIA Firenze
Design Fiction
STUDENTI
Corso di Design Strategico del Biennio Specialistico di ISIA Firenze in ordine alfabetico: Luisa Balestri, Arianna Bechmann, Emma Carpignani, Annachiara De Marco, Ludovico D’Oro, Sara Gervasi, Raffaele Marra, Eleonora Marsiglia, Ludovica Ottaviani, Marta Panzarin, Arianna Pinzi, Federica Sani, Irene Schiavinato, Eulalia Talamo
DOCENTI
Mirko Tattarini con Veronica Bogao e Francesco Bonomi
Design Fiction considera l’estensione del ciclo di vita degli oggetti, a partire dalla loro concezione, come la chiave primaria per scrivere una seconda storia del design.
Il corso, supervisionato dal Professor Mirko Tattarini, ha individuato nell’oggetto archetipico della poltrona l’elemento da reinterpretare, al quale ampliare l’orizzonte d’uso e allungare la vita sconfiggendo l’obsolescenza percepita.
Il risultato è stata la realizzazione di una serie di 15 poltrone hackerate con un proprio simbionte luminoso e sonoro.
La metaprogettazione si è basata su tre indirizzi: hackeraggio di modelli esistenti, escludendo l’attivazione di filiere ex-novo, utilizzo di materiale di recupero e la ricerca di una dimensione accettabile del lusso che contraddistingue il design italiano.
Il progetto di ricerca è stato realizzato in collaborazione con Mirabili Design di Formitalia Luxury Group ed è stato presentato durante il Salone del Mobile di Milano nel Daylight del SuperStudio, dove ha assunto le sembianze di un’inclusiva assemblea del terzo millennio.
Ogni seduta, supportata da tracce audio con la propria narrativa, realizzate con sistemi I.A., riporta le voci di popoli migranti.
L’allestimento a pavimento ha mostrato, con un’elaborazione grafica del planisfero, i flussi migratori, principalmente climatici, per richiamare l’attenzione su uno dei temi più drammatici del contemporaneo.
Tutti i contenuti sono stati resi disponibili sia in realtà aumentata che altre modalità interattive.
Il corso, supervisionato dal Professor Mirko Tattarini, ha individuato nell’oggetto archetipico della poltrona l’elemento da reinterpretare, al quale ampliare l’orizzonte d’uso e allungare la vita sconfiggendo l’obsolescenza percepita.
Il risultato è stata la realizzazione di una serie di 15 poltrone hackerate con un proprio simbionte luminoso e sonoro.
La metaprogettazione si è basata su tre indirizzi: hackeraggio di modelli esistenti, escludendo l’attivazione di filiere ex-novo, utilizzo di materiale di recupero e la ricerca di una dimensione accettabile del lusso che contraddistingue il design italiano.
Il progetto di ricerca è stato realizzato in collaborazione con Mirabili Design di Formitalia Luxury Group ed è stato presentato durante il Salone del Mobile di Milano nel Daylight del SuperStudio, dove ha assunto le sembianze di un’inclusiva assemblea del terzo millennio.
Ogni seduta, supportata da tracce audio con la propria narrativa, realizzate con sistemi I.A., riporta le voci di popoli migranti.
L’allestimento a pavimento ha mostrato, con un’elaborazione grafica del planisfero, i flussi migratori, principalmente climatici, per richiamare l’attenzione su uno dei temi più drammatici del contemporaneo.
Tutti i contenuti sono stati resi disponibili sia in realtà aumentata che altre modalità interattive.