Tesi
Ensaama School of Art & Design
WOL (Women of the Land)
STUDENTI
Iris Da Silva
DOCENTI
Richard Devinast, Julien Soubeyran, Christophe Thélisson
Cosa significa essere una donna nel campo dell’agricoltura oggi? Le agricoltrici, le donne che desiderano avviare un’attività agricola o che lavorano con il coniuge, subiscono alcune forme di sessismo? Se sì, come si manifesta e quali sono le soluzioni per contrastarlo?
Questo progetto indaga quali siano le attrezzature, i materiali e gli strumenti rappresentativi della mancanza di considerazione nei confronti delle donne e del marchio di standardizzazione basato sul corpo maschile.
Utilizzando testimonianze e discussioni con allevatori, ortolani o coltivatori di cereali, sono stati individuati i compiti o i momenti per i quali le attrezzature sono particolarmente inadatte al fisico femminile.
Svuotare sacchi di grano, trasportare casse per il raccolto, srotolare teloni per preparare le colture, installare recinzioni: tutti questi compiti richiedono una certa forza fisica e possono essere fonte di dolori e disturbi.
Sono stati progettati quindi oggetti con un meccanismo semplice e di facile utilizzo, per facilitare il più possibile il lavoro delle donne nel settore. Attraverso la sperimentazione in loco e il feedback degli agricoltori, si è giunti a perfezionare gli oggetti affinché siano il più possibile intelligenti ed efficienti.
Grazie a questi oggetti progettati si è cercato di offrire autonomia alle donne contadine, prendendosi cura di loro e incentivando la transizione verso un’agricoltura ecologica e sostenibile.
Questo progetto indaga quali siano le attrezzature, i materiali e gli strumenti rappresentativi della mancanza di considerazione nei confronti delle donne e del marchio di standardizzazione basato sul corpo maschile.
Utilizzando testimonianze e discussioni con allevatori, ortolani o coltivatori di cereali, sono stati individuati i compiti o i momenti per i quali le attrezzature sono particolarmente inadatte al fisico femminile.
Svuotare sacchi di grano, trasportare casse per il raccolto, srotolare teloni per preparare le colture, installare recinzioni: tutti questi compiti richiedono una certa forza fisica e possono essere fonte di dolori e disturbi.
Sono stati progettati quindi oggetti con un meccanismo semplice e di facile utilizzo, per facilitare il più possibile il lavoro delle donne nel settore. Attraverso la sperimentazione in loco e il feedback degli agricoltori, si è giunti a perfezionare gli oggetti affinché siano il più possibile intelligenti ed efficienti.
Grazie a questi oggetti progettati si è cercato di offrire autonomia alle donne contadine, prendendosi cura di loro e incentivando la transizione verso un’agricoltura ecologica e sostenibile.