Il Deposi(to)
Progetto della nuova identità del palazzo del lavoro di Torino
Bassa natalità e invecchiamento della popolazione- 20kB
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Le origini dell’Accademia di Belle Arti di Firenze risalgono alle prime organizzazioni corporative dei mestieri della città: la Compagnia di San Luca o Dei Pittori, nata nel 1339, è da considerarsi infatti il primo nucleo dal quale nel 1563, sotto la protezione di Cosimo I dei Medici, si sviluppò l’Accademia del Disegno fondata da Giorgio Vasari. La grande modernizzazione di questa istituzione in ambito europeo fu voluta dal Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo I di Lorena, il quale nel 1784 riorganizzò l’Accademia, trovandole l’attuale collocazione in quello che era stato l’Ospedale di San Matteo e ribattezzandola Accademia di Belle Arti. Nel corso del Settecento e dell’Ottocento l’Accademia vide operare al suo interno sia i sostenitori della grande tradizione quali Pietro Benvenuti, Lorenzo Bartolini, Raffaello Morghen, Giovanni Dupré, sia i giovani allievi vicini al rivoluzionario movimento dei Macchiaioli come Adriano Cecioni, Telemaco Signorini, Silvestro Lega e Giovanni Fattori, che in seguito fondò la Scuola Libera del Nudo, dove insegnò fino alla morte avvenuta nel 1908. Fra i professori esteri ascritti come professori accademici si ricordano artisti come Jacques-Louis David, Jean-Dominique Ingres, Claude-Joseph Vernet L’Accademia nel Novecento è stata a lungo regolamentata dalla Legge Gentile del 1923, ed ha visto il distacco di Architettura –divenuta Facoltà a sé stante- nel 1927. Fra i suoi professori si trovano artisti quali Felice Carena, Galileo Chini, Ottone Rosai, Primo Conti, Gastone Breddo, Oscar Gallo, Antonio Berti, Quinto Ghermandi, Quinto Martini, Pericle Fazzini, Rodolfo Margheri ed altri ancora. L’Accademia di Belle Arti di Firenze è oggi un’Istituzione di Alta Formazione Artistica che affonda le proprie radici nella tradizione umanistica e si sviluppa nella contemporaneità in un continuo ciclo di rinnovamento. Frequentata da quasi 2mila studenti (dati novembre 2023) provenienti da tutto il mondo, è strutturata in Trienni ed in Bienni specialistici che coprono oggi l’intero arco di insegnamenti legati alla creatività attuale: dal design alle tecnologie più innovative. Sono attivi quattro master di I livello e i dottorati di ricerca.Tra gli artisti formatisi in anni recenti, per citarne alcuni: Sandro Chia, Massimo Bartolini, Sisley Xhafa. L’Accademia oggi si è aperta sempre più verso la città e il territorio con mostre di allievi, rassegne, eventi performativi, convegni che l’hanno vista interlocutrice autorevole a fianco delle altre istituzioni preposte alla promozione dell’arte contemporanea.