Design by Waste
Progettazione di arredi sostenibili in un nuovo materiale geopolimerico, studiato e realizzato con scarti edili, per spazi urbani naturali
Descrizione
La giuria:
"La tesi ha come oggetto la progettazione di arredi sostenibili in un nuovo materiale geopolimerico, studiato e realizzato con scarti edili, per spazi urbani naturali. Di particolare interesse questa tesi di II livello, perché si è avvalsa anche del contributo dei laboratori del CNR-ISSMC, (Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilità per lo Sviluppo dei Materiali Ceramici) di Faenza, dove si è messo a punto un particolare materiale, innovativo e di frontiera, tra le cui caratteristiche quella di poter sostituire il cemento e di poter dunque essere usato anche all’esterno. Denominato GeoWaste, questo nuovo materiale si avvale degli scarti di costruzione e demolizione e ha portato alla progettazione di un sistema di arredi (GeoGround) sostenibile per gli spazi verdi urbani. Importanza degli scarti, allora, non più intesi come rifiuti ma come risorsa per il design sostenibile, e l’individuazione di un materiale caratterizzato da quella biorecettività che permettendo la crescita del muschio sulle superfici orizzontali e verticali in aree urbane aiuta a combattere diversi problemi (calore, scarsa qualità dell'aria): ed ecco allora, a scendere, la progettazione di arredi per spazi verdi che si avvalgono certo della “bellezza” del materiale ma soprattutto della sua sostenibilità. La tesi rispetta ed è coerente al tema, la “pressione” e il cambiamento climatico; significativa la scelta di collaborare con lo storico/faentino CNR - ISSMC, e di attualità la messa a punto di un materiale di recupero finalizzato dalla biorecettività. Inoltre, appare fattibile ed economicamente sostenibile l’utilizzo del GeoWaste per la progettazione del sistema GeoGround, un insieme di elementi volutamente minimalisti che tengono conto delle tecniche costruttive del materiale, per realizzare sedute collettive, panchine e tavolini (base, piano, giunto modulabili e componibili). La presentazione descrive con puntualità la problematicità dei cambiamenti climatici, l’esigenza di ricercare e sperimentare i materiali, e l’”applicazione” del GeoWaste al progetto GeoGround che valorizza l’accoglienza dei frequentatori di luoghi d’aggregazione come i parchi urbani che sia pure antropizzati vogliono continuare a proporsi come naturali."
In un’era segnata dal cambiamento climatico e dall’urgente necessità di pratiche sostenibili, l’intento di Design By Waste è quello di fornire un percorso teorico-pratico nel campo del design e dell’economia circolare che mira a dimostrare l’importanza di un design consapevole e sostenibile che tenga conto delle problematiche ambientali e sociali contemporanee e dimostrare come materiali di scarto possano essere trasformati in risorse preziose per il design sostenibile tramite la creazione di GeoWaste, un nuovo materiale geopolimerico ideato a partire da scarti di costruzione e demolizione, e di GeoGround, un sistema di arredi sostenibili per gli spazi verdi urbani. Questa tesi, che nasce proprio dalle riflessioni sul nostro tempo e sulla nostra società, sottolinea l’importanza degli scarti, che non andrebbero più intesi come rifiuti ma come risorsa. Gli obiettivi prefissati sono quindi sostanzialmente due, inscindibili tra loro: il primo è relativo alla creazione del materiale geopolimerico a basso impatto con l’utilizzo di scarti edili, una delle tipologie di scarti più impattanti sul nostro pianeta. Nei laboratori del CNR-ISSMC, (Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilità per lo Sviluppo dei Materiali Ceramici) di Faenza, è stato quindi elaborato un geopolimero che potesse rispondere alle necessità di sostenibilità e del reintegro della materia di scarto edile e che possedesse caratteristiche meccaniche e fisiche idonee all’impiego per outdoor naturale. Nasce così GeoWaste, materiale geopolimerico con una percentuale di scarto di costruzione e demolizione non preselezionato. Questo materiale è stato realizzato, caratterizzato e funzionalizzato affinché possa essere applicabile in contesti esterni e possa essere un supporto biorecettivo sul quale la vegetazione dei parchi può crescere. Il secondo obiettivo riguarda la realizzazione di un sistema di arredi urbani per gli spazi naturali, con lo scopo di andare a valorizzare i punti di incontro di coloro che vogliano vivere in spazi aperti, accoglienti e naturali, benché antropizzati. Questo sistema di arredi chiamato GeoGround, si compone di tre tipologie di arredo: sedute collettive, panchine e tavolini. Tutti questi elementi sono modulabili e componibili, possono essere combinati tra loro in modo da adattarsi alle esigenze degli utenti e degli enti e alle conformazioni dei parchi. A costituirli sono sempre tre elementi: base, piano, giunto. Per questo motivo la tesi è suddivisa in tre parti: quella di ricerca in cui sono analizzati i nodi problematici del nostro tempo, quella di sperimentazione, finalizzata alla definizione e creazione del materiale geopolimerico, e l’ultima, dedicata allo sviluppo del progetto finale, nonché l’applicativo del materiale. Nel dettaglio, la prima fase affronta i temi critici del cambiamento climatico, degli effetti della pandemia e dell’importanza degli spazi verdi e collettivi, evidenziando il ruolo cruciale del designer nel rispondere alle esigenze della società e dell’ambiente. Questa sezione include un’analisi approfondita sull’impatto dei rifiuti a livello mondiale, in particolare quelli provenienti dal settore edile, stabilendo le basi per le fasi successive. Nella fase di sperimentazione, la ricerca si concentra sulla creazione del materiale presso i laboratori del CNR-ISSMC di Faenza. GeoWaste è stato realizzato utilizzando scarti edili e mira a combinare sostenibilità e adattabilità per applicazioni in ambienti esterni. Il progetto finale rappresenta la sintesi pratica della ricerca e sperimentazione, proponendo un sistema di arredi urbani per spazi naturali. GeoGround non solo valorizza i punti di incontro in ambienti aperti, ma incorpora il concetto di biorecettività, integrandosi armoniosamente nel contesto naturale. L’obiettivo è di riconfigurare il valore e la percezione dell’arredo urbano, dimostrando come materiali di scarto possano essere trasformati in risorse preziose per il design sostenibile.