Segni ibridi
Sistema di customizzazione per l'industria ceramica dell'arredobagno
Descrizione
La giuria:
"Abbiamo scelto di premiare Segni Ibridi per la sua capacità di unire tradizione artigianale e innovazione tecnologica, offrendo una visione futura dell’industria ceramica nell’ambito dell’arredo bagno. Il progetto si distingue per la sperimentazione di una metodologia avanzata che sfrutta bracci robotici antropomorfi, capaci di personalizzare prodotti ceramici a partire da un oggetto base, rispondendo così alle esigenze di personalizzazione dei clienti senza compromettere la qualità e la riproducibilità su larga scala. Segni Ibridi esplora le potenzialità di robot dotati di intelligenza artificiale e sensori, capaci di memorizzare movimenti umani e replicare abilità artigianali. Questa innovazione rivoluzionerebbe la trasmissione delle competenze manuali e aprirebbe infinite possibilità creative per le imprese, permettendo di preservare e reinventare linguaggi decorativi tradizionali. Segni Ibridi incarna così una visione moderna e sostenibile dell’industria ceramica, in cui la produzione su larga scala diventa unica e personalizzata, pur mantenendo la standardizzazione e l’efficienza dell’automazione industriale."
Segni Ibridi è un progetto di ricerca sul design del processo per l’industria ceramica, nel settore dell’arredo bagno. Grazie alla collaborazione tra l’ISIA di Faenza e l’azienda Sacmi di Imola, è stato possibile riflettere sulle nuove tecnologie di produzione, andando ad immaginare l’azienda del futuro nell’ambito dei sanitari. Partendo da un’attenta analisi dell’evoluzione dei servizi igienici, sia dal punto di vista tecnologico che estetico, e dopo aver approfondito i processi di produzione principali, è stata sviluppata una strategia algoritmica che organizza e gestisce dei bracci robotici antropomorfi, per conferire ai prodotti le caratteristiche desiderate dai clienti, partendo da uno stampo o oggetto base. L’idea di utilizzare bracci robotici per personalizzare i sanitari ha dato origine ad una metodologia sperimentale, finalizzata a valutare la resistenza dei materiali durante la lavorazione, le prestazioni degli strumenti selezionati e la realizzazione di decorazioni parametrizzate. I test, sebbene siano stati condotti con una fresa a tre assi al posto di un braccio robotico, hanno prodotto risultati molto promettenti sia per le lavorazioni tridimensionali che per quelle bidimensionali, dando concretezza alla strategia ideata ed aprendo l’immaginario ad un possibile scenario futuro. Infatti questo tipo di robot, se dotato di sensori ed intelligenza artificiale, può registrare, memorizzare e replicare i movimenti umani, consentendo di archiviare abilità artigianali sotto forma di file digitali. Ciò rivoluzionerebbe la trasmissione delle competenze manuali e consentirebbe alle imprese di replicare decorazioni artigianali esistenti o crearne di nuove da file digitali, aprendo infinite possibilità di personalizzazione. Pertanto una volta verificata la fattibilità e la versatilità di questo processo, sono state definite le linee guida per il sistema di personalizzazione, tenendo in considerazione le esigenze del produttore ed il livello di interazione con il cliente. Ne consegue quindi un sistema suddivisibile in quattro fasi chiave: 1) la personalizzazione, attraverso un configuratore; 2) l’ingegnerizzazione del prodotto, con la supervisione e la validazione dell’ordine; 3) la creazione del prodotto personalizzato, mediante bracci robotici; 4) la consegna del prodotto finito. Ad esemplificazione della strategia ideata, sono stati presi come modello d’applicazione dei sanitari già presenti in commercio, ai quali sono state eseguite (virtualmente) delle lavorazioni parametrizzate, proponendo solamente alcuni dei possibili linguaggi estetici realizzabili. I risultati ottenuti possono essere più o meno gradevoli, ma sul piano della fattibilità del processo, ci si può ritenere estremamente soddisfatti, in quanto questo sistema fa leva su tecnologie industriali già esistenti e prospetta un futuro in cui l’impiego dei bracci robotici, in sinergia con sistemi intelligenti, e sotto la fondamentale regia di un designer, renderà la produzione su larga scala unica, pur rimanendo standardizzata.