Il Deposi(to)

Progetto della nuova identità del palazzo del lavoro di Torino

Bassa natalità e invecchiamento della popolazione Progetto di Tesi

Descrizione

La tesi propone il riuso del Palazzo del Lavoro di Torino, un capolavoro dell’architettura contemporanea italiana, progettato da Pier Luigi Nervi nel 1959 in occasione dell’Evento Italia ‘61 per celebrare il Centenario dell’Unità d’Italia. Si tratta di una grande struttura architettonica a pianta quadrata con lato di 160 metri, caratterizzata da un monumentale spazio interno con 16 pilastri che sorreggono le piastre di copertura. L’edificio, di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, da molti anni in disuso, è oggi in stato di grave degrado. Recentemente si è deciso di intervenire sulle coperture per metterle in sicurezza e impermeabilizzarle e si è ipotizzata una possibile nuova destinazione all’edificio: potrebbe divenire il deposito di tutti i musei torinesi diventando un “museo dei musei”. Mara Zaccaria ha voluto confrontarsi con questo sito complesso e di una dimensione non usuale, studiandone la storia e le caratteristiche, indagando il tema del riuso di grandi edifici moderni, approfondendo la problematica molto attuale dei DEPOSITI MUSEALI di cui il Depot di Rotterdam costituisce un esempio emblematico. Grazie alla sua flessibilità planimetrica il Palazzo del Lavoro di Torino diventa per la candidata un elemento in grado di evolversi con il contesto circostante e di rispondere in modo efficace alle esigenze mutevoli nel corso degli anni.Pertanto, il nuovo Palazzo del Lavoro è concepito per offrire uno spazio polifunzionale che si sviluppa al piano terra ma anche ai piani superiori con sale lettura, biblioteca, un coworking, sale riunione e conferenze, zone meeting, un’area bar/ristoro e una serra bioclimatica. Per sottolineare il valore urbano dell’edificio la candidata propone che uno degli elementi distintivi del vecchio progetto, la monorotaia che collegava al Palazzo, abbia un prolungamento all’interno dell’edificio, un’istallazione che invade lo spazio espositivo e diventa un segno emblematico del nuovo progetto. Il piano terra è rivolto all’esposizione del patrimonio Fiat. L’area centrale è quella più scenografica ed espone una selezione della collezione Fiat. La galleria perimetrale, invece, è la parte riservata al deposito, un deposito fruibile.L’idea è quella di condurre i visitatori in un viaggio immersivo, dove possano camminare tra i pilastri iconici di Pier Luigi Nervi e al contempo vivere un’esperienza museale insolita, tra le mura di un deposito. Il percorso espositivo sarà suddiviso in diverse sezioni tematiche che raccontano le caratteristiche distintive del marchio Fiat e la sua storia. Le sale del percorso espositivo sono organizzate seguendo una sequenza cronologica, così da esporre le fasi di progetto in ordine temporale e facilitando la comprensione della storia del marchio. L’allestimento è caratterizzato da elementi flessibili, lineari e semplici, e si confronta armoniosamente con l’importante architettura dell’edificio. Molto efficace è il progetto degli espositori, sia quelli assemblati negli armadi- deposito da far scorrere, sia quelli che funzionano da quinta o da fondale, si tratta di wunderkammer contemporanee piene di informazioni e soprese.

Immagini

Info

Queste pagine web sono progettate secondo i concetti del "Web Design Sostenibile" che rappresenta un approccio all'architettura dei siti web teso a minimizzare l'impatto ambientale e massimizzare l'efficienza energetica e ridurre la produzione di CO2. Si ricorda che secondo alcune stime, una semplice ricerca può generare da 1g a 10g di CO2, mentre la semplice consultazione di un sito web produce in media 1,76g di CO2 per ogni pagina visualizzata.