LA PIETRA IN PUGLIA
Design sostenibile di oggetti litici per la convivialità
Descrizione
Nell’epoca dell’Antropocene in piena crisi climatica, la progettazione non può più prescindere dai problemi legati alla sostenibilità e all’impatto ambientale. Il progetto di ricerca, realizzato dalla classe del Biennio di Product Design 2, si concentra sul design lapideo: la pietra sebbene risulti un materiale duraturo, è pur sempre un materiale non rinnovabile, che porta con sé problematiche legate all’estrazione e allo spreco di materiale. Ad ogni studente è stato chiesto di progettare un oggetto in pietra secondo i principi della produzione in serie sostenibile indagando gli usi e costumi contemporanei. Il settore lapideo rappresenta una risorsa economica per tutta la regione e un importante tassello dell’export del made in Puglia. L’obbiettivo di questo progetto di ricerca mira ad approfondire un rapporto con il territorio tra la cultura del progetto e la cultura del fare, prospettando agli studenti uno sguardo su un distretto che si sta evolvendo secondo i criteri di sviluppo sostenibile e che beneficerebbe del dialogo col design.
Il progetto ha preso avvio dall’analisi del distretto territoriale di Apricena rintracciando aspetti di forza e criticità. Lo studio di approfondimento è proseguito con l’analisi delle caratteristiche mineralogiche, petrografiche del materiale di cava territoriale e delle sue caratteristiche produttive.Gli studenti poi sono stati guidati nella lettura critica di progettisti storici e contemporanei, in scambi interdisciplinari con il professore di scultura Vito Maiullari, esperto conoscitore della pietra, e in una visita agli opifici di “Manzi Marmi” a Trani, azienda tecnologicamente avanzata nelle lavorazioni della pietra. Il risultato vede una serie di soluzioni innovative sostenibili per i riti conviviali contemporanei.
Il progetto “Ensamble” di Alabro Cherrys esplora il cambiamento dei ruoli sociali con particolare attenzione al ruolo della donna nell’ambiente domestico. Il suo progetto si nutre di una visione che va oltre gli stereotipi di genere, immaginando il momento conviviale come un momento inclusivo. Un tavolo innovativo, inteso come luogo di condivisione e aggregazione, che consente da seduti di cucinare insieme, eliminando l’isolamento della persona che solitamente si occupa della preparazione dei pasti. È composto da moduli esagonali che utilizzano la pietra in maniera sostenibile, ciascuno con una funzione specifica, come il piano cottura, il coperto o il beverage progettati per essere utilizzati a seconda delle esigenze.
I tavolini “Piè.gami” di Maria Grazia Di Pasquale nascono da riflessioni sui nuovi riti sociali della convivialità diventando un supporto per un aperitivo anche davanti la tv in compagnia di amici e parenti. Progettato con la logica del nesting, sfrutta un’unica lastra in pietra per originare due tavolini di diverse altezze. Il tagliere “Burrata” di Isabella Fucci, nasce dal forte legame con il territorio per onorare uno dei piatti tipici della cultura culinaria pugliese, la burrata. Il progetto nasce dall’impegno di ridare vita agli scarti di pietra locale uniti con collanti naturali. Il dosso circolare di pietra e il tagliere in legno sono progettati con scanalature ispirate alle antiche “spersole” delle masserie, per il filtraggio dei liquidi e del latte, garantendo praticità e funzionalità durante le degustazioni.
La spianatoia “PaStation” di Roberta Galletta, è stata concepita per la preparazione della pasta fatta in casa. Su un’unica base in legno d’ulivo (anch’esso di recupero dal legno abbattuto a causa della Xilella fastidiosa) sono stati inseriti tutti gli utensili necessari per lavorazione della pasta. Un progetto che riflette sulla materia prima di scarto a cui viene data una seconda vita. Il mattarello nello specifico utilizza gli scarti dei carotaggi mentre i manici degli altri utensili utilizzano gli sfridi di lavorazione. Il tagliere/vassoio di Marica Riontino nasce dalla volontà di valorizzare gli scarti di lavorazione della pietra, trasformandoli in un vassoio componibile e versatile. Questo oggetto pensato per offrire molteplici modalità di utilizzo, grazie alla possibilità di essere scomposto, si adatta a diverse esigenza durante il rito dell’aperitivo e dello stare a tavola.