METAmorphosis 3.0

Il Panopticon delle Coscienze Solipsistiche

Intelligenza Artificiale Progetto di Tesi

Descrizione

Obiettivi e contenuti: Il progetto analizza gli effetti delle nuove tecnologie sull’umanità, in particolare quelle causate dalle innovazioni introdotte in tempi recenti, come l’intelligenza artificiale e il web 3.0. L’obiettivo è quello di analizzare l’uomo contemporaneo, ponendo le basi per una riflessione sul nostro futuro in un mondo sempre più tecnologizzato. Questa analisi, che avviene sia su un piano fenomenologico che tecnico, vede la sua rappresentazione visiva nella capsule collection, che rispecchia i criteri posti nella stessa analisi: innovazione, attualizzazione delle necessità e opportunità di un brand moderno, materie prime riciclate, riciclabili e a basso impatto ambientale.

Percorso progettuale: Ricerca: Analisi tecnica delle nuove tecnologie ,come quelle basate sul machine learning, ad esempio l’intelligenza artificiale, e quelle basate su blockchain, ovvero cryptovalute, NFT e metaverso. Studio fenomenologico di come le sopracitate tecnologie abbiano avuto un significativo impatto sulla società odierna e di come le diverse aziende e gli artisti le stiano sfruttando. Sviluppo: Analisi delle conseguenze negative da queste tecnologie causate e concettualizzazione nei sette vizi capitali, sviluppando la collezione sui Sette Vizi Capitali dell’Uomo Moderno, richiamando il libro “I Vizi Capitali e Altri Vizi” di Umberto Galimberti, in particolare attraverso il primo vizio, l’ira. Ira- Diniego: Capi destrutturati, con strappi, tagli e sovrapposizioni che rappresentano la necessità della rabbia dell’uomo antico di non essere repressa, ma esternata; in contrapposizione c’è diniego dell’uomo moderno, i quali capi presentano forme confuse e irregolari, che rispecchiano la sofferenza derivata dal soffocamento del vizio primordiale e il conseguente rifiuto verso le realtà interne ed esterne dell’individuo.

Materiali, tecniche e realizzazione: I capi della collezione sono realizzati con materiali riciclabili e/o provenienti da materie prime naturali. Ad esempio, il denim adoperato per la realizzazione del secondo capo proviene da mercati di second-hand; lo chiffon di poliestere adoperato nel primo capo è realizzato con il PET, stesso materiale delle bottiglie usate per contenere le bevande; il lattice adoperato per la realizzazione dei volti tridimensionali è un’emulsione complessa del caucciù, una gomma naturale. Questo, affiancato al prototipo del tag NFC come “passaporto elettronico” che tiene traccia dell’origine delle materie prime e dei vari spostamenti di proprietà del capo, vuole promuovere una maggiore consapevolezza nell’acquisto, prediligendo capi con una provenienza sicura e sostenibili a quelli provenienti dal fast-fashion.

Innovazioni: il progetto indaga i vari modi in cui le nuove tecnologie sono state o potrebbero essere adoperate nel mondo della moda per rendere questo più etico, ecologico e accessibile a tutti, promuovendo una moda più consapevole, sicura e “slow”.

Coerenza con l’Ambito del Design e del Fashion Design: Il progetto è in linea con il mondo del design poiché risponde alle necessità odierne di brand e aziende, nonché dei clienti, sempre più bramanti di innovazioni e tecnologie. La funzionalità relazionata all’estetica sono caratteristiche che è necessario che convivano nella realizzazione di un design; come queste, anche il connubio tra tecnologia e artigianato risulta perfetto se punta all’ottimizzazione e alla risoluzione di problematiche. Questi sono proprio gli obiettivi finali di questa analisi, che vuole dimostrare la semplicità dell’applicazione di alcune tecnologie che basterebbero a rendere il fashion system un po’ più sostenibile ed etico.

Immagini

Info

Queste pagine web sono progettate secondo i concetti del "Web Design Sostenibile" che rappresenta un approccio all'architettura dei siti web teso a minimizzare l'impatto ambientale e massimizzare l'efficienza energetica e ridurre la produzione di CO2. Si ricorda che secondo alcune stime, una semplice ricerca può generare da 1g a 10g di CO2, mentre la semplice consultazione di un sito web produce in media 1,76g di CO2 per ogni pagina visualizzata.