TRA GHIACCI E TERRAFERMA
Esplorando le dinamiche del sistema di trasporto Inuit di fronte alle mutazioni climatiche
Descrizione
Il nostro pianeta è in continuo cambiamento e le recenti mutazioni climatiche sollecitano una riflessione urgente e azioni concrete. Questo progetto di tesi analizza il cambiamento climatico, esaminando il passato per comprendere le sfide attuali e future. L’impatto devastante è evidente, in particolare nell’Artico, dove le modifiche climatiche influiscono sulla biodiversità e sulle popolazioni indigene lasciate in disparte, come gli Inuit, i quali sono al centro del progetto, studiati per comprendere come il cambiamento climatico li stia influenzando, in particolare in relazione alla mobilità e all’approvvigionamento alimentare. L’aumento delle temperature e la riduzione del ghiaccio marino complicano l’accesso ai terreni di caccia e la mobilità, minacciando la sicurezza alimentare e la sostenibilità delle tradizioni. La ricerca si è concentrata su soluzioni innovative per migliorare la mobilità, suggerendo un sistema di trasporto anfibio che permetta il funzionamento sia su ghiaccio che in acqua. Questa soluzione è stata progettata per essere flessibile e adattabile alle condizioni climatiche variabili, sostenendo al contempo la cultura e le tradizioni degli Inuit. Il progetto è diviso in due parti: la prima parte riguarda la rivisitazione del modello Skii Doo Mountain del 2023, selezionato per l’utilizzo della tecnologia E_TEC per la riduzione delle emissioni inquinanti. A questo modello è stato modificato il design di parti esterne già esistenti in commercio, poiché la sua realizzazione richiederebbe ulteriori fasi di ricerca, sviluppo e prototipazione, che non rientrano negli obiettivi del progetto. Pertanto, il sistema anfibio è universale e compatibile con qualsiasi tipo di motoslitta. La seconda parte del progetto illustra la proposta anfibia: una piattaforma galleggiante in biocompositi rinforzati, la quale riesce a sorreggere pesi elevati grazie all’utilizzo della tecnologia Drop Stitch, già sperimentata in commercio dall’azienda GoBoat®. Il progetto nasce da 3 concept fondamentali composti dallo stesso meccanismo: una piattaforma composta da due parti, le quali attraverso un sistema di cerniere con funzione di serraggio, permettono la sua chiusura in modo tale da favorire il trasporto facilitato dall’implementazione di un sistema di agganci a moschettone fissati al veicolo. Il funzionamento in acqua è dato poi dall’integrazione di alcuni elementi come il timone per la direzione e l’albero di trasmissione per la generazione di energia cinetica, permettendo il funzionamento supportato dall’implementazione di un sistema a valvole in gomma riciclata rinforzata, poste strategicamente per seguire l’andamento di qualsiasi tipologia di cingolo. Il funzionamento della trasmissione è molto semplice: il movimento meccanico generato dal motore viene trasmesso attraverso l’albero di trasmissione alla piattaforma della motoslitta, trasferendo l’energia cinetica generata dal motore, grazie alla presenza dei 3 ingranaggi che trasformano il movimento da lineare in rotatorio. L’albero di trasmissione dell’elica trasforma l’energia cinetica in forza propulsiva, facendo girare l’elica e consentendo il movimento nell’acqua. In conclusione, il progetto si propone di evidenziare come le sfide poste dal cambiamento climatico rappresentino non solo una minaccia ambientale, ma anche un’opportunità di riflessione. Le ricerche effettuate mirano a invitare a imparare dalle antiche saggezze dei popoli indigeni, dalla loro straordinaria capacità di adattamento e dalla connessione intrinseca con la Natura. Tale riflessione rappresenta non solo una necessità, ma anche un richiamo a costruire un futuro che guardi al passato abbracciando la promessa di un mondo più sostenibile per le generazioni future.